E disse

Febbraio 1991, Bologna.
In un locale fumoso, pieno di gente, ad un tavolino quadrato, sbeccato e trabballante, di legno appiccicoso.

“S’innamoreranno in molti di te, di alcuni tu non lo verrai nemmeno a sapere, alcuni ci resteranno addirittura sempre.
Ameranno la tua inquietudine, la scambieranno per indipendenza, il tuo tormento sarà artistico, lo troveranno folle e creativo. La tua disperazione sarà passionale, la tua supplica amore. Ma tu non riuscirai ad essere felice, ai tuoi amanti non basterà il tuo amore e tu col loro non colmerai il tuo cuore. Cerchi l’amore fin da quando eri molto piccola. Molto”.
Poi allungò il braccio verso il mio viso, mi fece una carezza lentissima e disse: “ma sarai sempre molto forte”.

Non volle essere pagata, raccolse le carte, mi guardò in silenzio e fece brillare gli occhi.

 

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6 thoughts on “E disse

  1. caterina rotondi ha detto:

    Molto toccante.
    Caterina.

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  2. Firstime In Boston ha detto:

    trasuda tenerezza e profonda fiducia nel genere umano..
    I like it..

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