Col vento parlavo anche prima

Rumore di ombra, che l’organo esegue in assolo di tantra
Sapore di lama, pezzi di senza, brandelli di prima.

Momenti privati… privati d’unione
voci bloccate su un disco in vinile.

Col vento parlavo anche prima
ma adesso vorrei la mia altalena, che trema.
Toccare per terra coi piedi
e spinger le nubi in punta di dita.

10 thoughts on “Col vento parlavo anche prima

  1. Stefano ha detto:

    “e spinger le nubi in punta di dita”

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    Ciao!

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  2. Stefano ha detto:

    🌹🌹😍

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  3. alemarcotti ha detto:

    Bellissimo

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  4. monicazarbaarte ha detto:

    Stupenda …entra dentro eccome !!!

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  5. tachimio ha detto:

    Bellissima immagine la conclusione. Ciao. Isabella

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