Al ritorno da Valencia, dove sali velocemente in autobus pagando all’autista o mostrargli la tessera, dove un parco è di 9km con attività gratuite ludiche e di movimento di ogni infinito genere per adulti e bambini, dove la metropolitana toglie lo smog dal cielo e le persone dal traffico, dove le piste ciclabili si snodano su tutta la città, un panino e una bibita costano 2,50 euro e si cena con 10 euro. Dove le coppie di ogni natura umana si sposano quando vogliono perché i diritti sono sacrosanti, dove la sera si può passeggiare senza bisogno di guardarsi le spalle e le persone ti sorridono come fa il sole.
Ecco… al ritorno da Valencia, una città con 800.000 abitanti, come Torino o come Palermo penso alla grande bufala del secolo che narra che l’Italia non sa come fare a rendersi vivibile.
E noi qui a credere che tutto il mondo sia paese.
hai perfettamente ragione, ci accontentiamo di come vanno le cose in Italia nella convinzione che nel resto del mondo vadano anche peggio. Viaggiate gente viaggiate!! 😉
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e con questo mi sono letta tutto… tutto bello!!
W Valencia per quel che hai scritto e soprattutto per il rispetto dei DIRITTI!!! l’Italia ha molto da imparare… ma dubito che abbia la giusta “intelligenza”!
ps: ma sei l’Ego con il miao? 🙂 Saluti dalla citata Torino 😀
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ciao! grazie per le visite, piacere ritrovarti… si sono ego 🙂
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😀 😀 piacere anche mio, grazieee!
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