Il trucco

Trasporto archivi e armature,
Studio l’amore.
Cerco il vaccino e del suo contagio voglio morire.

La solitudine, come un costume
Come la fede nell’anulare
Come una cura che non so finire
senza quel dubbio che passi il dolore.

La fantasia, l’organo esterno di anatomia
La quinta essenza, il regno difforme
Il bisogno dell’anima che rende vivibile una magia.

Sono la chiave e anche il forziere
Sono quel viaggio che non si può fare
in una carrozza senza cocchiere.
Sono del trucco il rischio lampante e il prestigiatore.

Sono le ali e anche quei mai che non so più dire.

 

Pro no me

Qualcuno e qualche, nessuno e alcuno
finte parole senza destino.

Codesto e stesso, questo e quello
punte di torri senza castello.

Quando e chi, che cosa e come
e quelle risposte ad alto volume.

Me, tu, lei, noi e voi
e i mille voli degli avvoltoi.

Loro e suo, nostro e vostro
e quante maniere fallite d’incastro.

Con questo tuoloro mio chissàchecosa, nessuno ha potuto.
Ora gli stessi tuoi-nostri-come,
sono dispersi in questo “opportuno” finire.

In quel tuosuo, sicuro piùmio, PRO no ME.

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