Nella tua biografia

La mia corsa, sempre scalza su quel prato
la discesa in bicicletta dai gradini della chiesa
un sorpasso col mio skateboard di quel legno incollato
per due lire dall’amico di quel tizio un pò svitato.

Una mossa da maestro in quel gioco con i dadi
In attacco o in attesa, io baravo, tu fingevi
Io e te, nessuna resa.

Quando andavi a lavorare che sembravi un generale.
La divisa, la tua faccia da galera, ti giravi sulla porta non guardavi
Non centravi neanche l’aria, eri come chi ha fretta… e aspetta.
Nei tuoi occhi le saette.

Nella mia cameretta, occhi chiusi con le gambe penzoloni.
Dal mio dondolo sfioravano illusioni.
La mia vita era un sogno irreale, aquilone da montare.

Penso a te, penso spesso com’è andata veramente
se davvero fossi stata di una madre la promessa
se davvero chi ora sono, alla fine non sia proprio la tua messa.

Penso a te, penso spesso.
Stesso ardore, stesso nesso.
Uno specchio che squadrare non ho smesso.

Penso a te, penso spesso.
Mi dimentichi in risacca e mi riprendi da quel cavo con la voce da cosacca.
Quella rabbia e quell’amore, l’equilibrio tra coerenza e aritmia
Mi hai spiegato che la vita è solo tua.

Dal quel dondolo ho imparato a costruire aquiloni e tentare acrobazie.
Guardo ancora il soffitto, con i muri parlo chiaro
e ondeggio nella tua biografia.

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E magari è da lui che nasco

E forse sono composta di mare.
E magari è da lui che nasco.

Forse sono le onde alte a farmi ricordare della forza di un padre, forse è la trasparente dolcezza a farmi immaginare una madre.

Di certo nessun urlo di nessun bambino lo cambia, nessun caldo lo secca, nessun vento lo sposta.

Sei il mio idolo, la mia famiglia, il mio nascondiglio, il mio grande amore.

Cosa vuoi fare da grande Giorgina? Insegnare a nuotare.

Caro Babbo Natale

ho avuto un anno piuttosto difficile, mi sono successe cose molto importanti e impegnative. Ti chiederò due, tre cosine in più rispetto all’anno scorso, me le merito.

Vorrei una vasca riscaldata a pavimento, il camino in sala e un appartamento sul mare a Creta. Vorrei un invito a cena da Maryl Streep, una dedica di Alda Merini e una recensione da Baricco. Vorrei un lavoro alla Walt Disney, la pazienza di Gandhi, un’altra passeggiata con mio nonno, un whisky con Sean Connery , un the nel deserto, un mare di futuro, un tuffo nel passato, un anno nuovo al presente.

Ah dimenticavo… non dovrebbe appesantire troppo il tuo sacco, prendi al volo un po’ di leggerezza e posala sul cuore delle persone che amo, non è importante come deciderai di regalarla, ma non dimenticare nessuno.
L’amore è gioia, fa che a tutti giunga.

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