Una goccia di limone su due fette di salmone,
una Ceres nel bicchiere,
sotto gli occhi la stanchezza disegnata nero alone.
Stanca morta d’ascoltare questo genere di musica infernale
un tam tam di paura a percussione, fai più piano a respirare.
Monotema della vita il terrore, e l’umanità illesa come spugna ad assorbire.
Un’eternità di tempo da guarire.
Si Alice, torno a casa, nel paese dell’estrema meraviglia
Chiedo solo di posare il cappello e la lanterna.
Apri Alice, e richiudi la maniglia.
Ho bisogno del tuo viso oro e ambra nel riflesso della legna
e una notte fronte fuoco per finire la bottiglia.
Molto particolare e bella
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Grazie 😘
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🙂
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Mi è piaciuta molto, bello il richiamo ad Alice che spesso compare anche nei miei testi.
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Grazie Antonella 😘
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Bel racconto
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Molto particolare nella sua costruzione! Anche a me ha colpito il richiamo ad Alice nella sua parte finale. Brava!
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Grazie mille mi fa davvero piacere ☺️
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Anche il verso “Un’eternità di tempo da guarire.” è molto intenso ed incisivo! Ancora complimenti 🙂
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23 gocce di felicità… per guarire un po’ di quella eternità ❤️
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Vero, anche se a volte Alice riesce a farlo anche con 1 goccia 😍
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