Perché ogni anno torno qui a camminare per giorni sullo stesso lungomare, mille volte al giorno?
A bere Alcamo e Inzolia sulla spiaggia, ad ascoltare il rumore del mare che la sabbia assorbe, a calpestare le strisce di sole sulla strada fredda e dorata di Mondello, ad inoltrarmi su scogli sperduti, a ballare sulla riva e a fotografare con gli occhi in sequenze di centinaia di fotogrammi le barche dei pescatori a strisce blu, bianche, verdi e rosse, perché?
Qui, su uno scampolo di isola, sono abbastanza lontana dalla mia vita da poterne ancora scegliere un’altra.
In questa mia seconda vita, in questo posto, riesco ancora a sentire il cuore.
Ecco perché.
A volte abbiamo bisogno di un rifugio per il cuore
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