La solitudine entra nel cuore come una bolla di sale.
E impari a evitare le scosse fatali,
ma ondeggi in silenzio perduta, come corona sul mare.
La solitudine insegna a gioire dell’essere libero come un relitto spiaggiato.
La vita diventa un dettaglio sgualcito, lo sbaglio d’aver accettato l’invito.
Mi siedo da sola, sto qui delle ore, bisogna imparare dal mare.
Un eremo liquido, che dalle sue isole si lascia toccare.
Mistero profondo, ma nei suoi fondali crescono i fiori più alti del mondo.
Distesa da bere gelata, tutta la gamma del blu per mille azzurre migliaia d’annate.
Bisogna imparare, sto qui delle ore.
Fin quando un respiro non getta la bolla fuori dal cuore.
Adesso sto qui, sto qui delle ore… qui a guardarla giocare col mare.
Bellissimo post! Hai riportato per filo e per segno come passo i miei pomeriggi di primavera, e mi hai fatto sorridere, sentendomi anche un po’ meno solo 😊
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Meraviglioso, mi sento meno sola anch’io adesso 😊
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Veramente bello!
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Grazie Stefano, mancavo da un po’ forse ci voleva il mare 😊
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